In provincia di Ravenna, lungo la Via Emilia, incorniciata tra le prime colline dell’Appennino, si trova la città delle ceramiche, Faenza. Città di origine etrusco-romana, Faenza è nota in tutto il mondo per la produzione di ceramica.
Ma andiamo subito a scoprire insieme cosa fare e vedere in questa città tutta da scoprire.
Ecco le 5 tappe che ti consiglio di fare a Faenza, non necessariamente in questo ordine.
Cosa fare e vedere a Faenza la città delle ceramiche
1 – Ripercorrere la storia della ceramica nel Museo Internazionale delle Ceramiche
Faenza è la città delle ceramiche e ancora oggi lungo le sue vie sono presenti tante botteghe di artigiani ceramisti. In questa città non poteva di certo mancare un museo dedicato alle ceramiche. Interessante anche la storia del museo stesso che nasce nel 1908 come Esposizione Internazionale di Faenza dedicata al terzo centenario della nascita di Evangelista Torricelli.
Durante la seconda guerra mondiale il Museo fu pesantemente bombardato e fu allora che Gaetano Ballardini, ideatore e grande promotore del museo, riuscì a sensibilizzare il mondo dell’arte e delle istituzioni così che già dal 1949 poté riaprire le prime sale espositive e arricchirle di preziose opere d’arte come quelle donate da tantissimi artisti di tutto il mondo tra i quali anche grandi firme come Picasso, Leger, Matisse e Chagall.
Nelle sale espositive del Museo Internazionale delle ceramiche puoi osservare oltre 60 mila opere che abbracciano le culture ceramiche di ogni tempo e luogo. Lo testimoniano opere provenienti dall’Estremo Oriente, dalla Siria, dall’Iran, dall’Egitto, dalla Turchia, dal Sud America, che coinvolgono il visitatore permettendogli di vivere un’esperienza unica.
Il Museo è un unicum nel panorama nazionale e internazionale, lo testimoniano gli incomparabili capolavori italiani del Rinascimento e le opere di grandi artisti provenienti da ogni angolo del mondo.
Il MIC è un vero polo culturale ceramico, ospita una Biblioteca Storica, aperta al pubblico, contenente oltre 60.000 testi sulla ceramica, un Laboratorio di Restauro, Archivi fotografici e documentari e pubblica dal 1913 la rivista specialistica di ceramica Faenza.
Tante anche le attività didattiche organizzate dal museo che offre al visitatore molteplici possibilità, esperienze di laboratori ed animazioni per grandi, piccini e famiglie.
Dal 1963 il Museo promuove, con cadenza biennale, un concorso internazionale sulla ceramica artistica che gli ha consentito di ampliare le sue raccolte con opere provenienti da tutto il mondo. Il Museo è veramente interessante e tutto da scoprire. Dal 2011 si fregia del riconoscimento di “Monumento testimone di una cultura di pace”, assegnato dall’UNESCO.
Informazioni utili
Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza si trova in Viale Baccarini 19
tel. 0546/697311 – fax. 0546/27141
E-mail: info@micfaenza.org
Orario del Museo Internazionale delle Ceramiche
Orario invernale
1 Novembre – 31 Marzo
Dal Martedì al Venerdì 10:00-16.00
Sabato, Domenica e Festivi 10:00-17:30
Orario estivo
1 Aprile – 31 Ottobre
Dal Martedì alla Domenica e Festivi 10:00-19:00
Il museo è chiuso: tutti i Lunedì non festivi, 1 Gennaio, 1 Maggio, 15 Agosto, 25 Dicembre.
Attività Didattiche
Per tutte le attività didattiche è possibile concordare orari personalizzati a seconda delle esigenze scolastiche delle singole classi. Per informazioni chiamare 0546697306
Prezzi del biglietto
2 – Passeggiare nel Parco Bucci, il polmone verde della città
3 – Prendere un caffè in Piazza del Popolo
Il centro storico di Faenza è libero dal traffico ed è bello passeggiare serenamente tra palazzi e chiese, negozi e botteghe artigiane e fermarsi a prendere un buon caffè proprio in una delle due piazze principali.
Assolutamente da vedere la Cattedrale del XV secolo progettata da Giuliano da Maiano e dedicata a S.Pietro. Il Duomo di Faenza fu costruito fra il 1474 ed il 1520 su una preesistente cattedrale. La facciata, in caldo laterizio grezzo, è incompiuta e non è noto quale dovesse essere il rivestimento.
All’interno vale la pena ammirare ogni cappella laterale che contiene opere d’arte e le arche di S.Savino, S.Emiliano e S.Terenzio, rispettivamente di Benedetto da Maiano e di anonimi maestri rinascimentali toscani, il toccante crocefisso ligneo scolpito a fine ‘400 e infine la Pala Bonaccorsi, tavola cinquecentesca dipinta da Innocenzo Francucci da Imola.
Proprio nei pressi del Duomo c’è una bellissima fontana barocca del Paganelli a pianta esagonale. È ornata da piacevoli elementi tra i quali i leoni in bronzo che la caratterizzano. Anticamente era la fonte di approvvigionamento delle acque per la popolazione.
Nella vicina Piazza del Popolo, delimitata da due ali porticate, si affacciano il Palazzo del Podestà e il Palazzo Municipale già dimora dei Manfredi, un tempo padrona di Faenza.
4 – Visitare Palazzo Milzetti e ammirare le sue sale
A Faenza si trova anche un prezioso gioiello, il Palazzo Milzetti, considerato una delle espressioni architettoniche più preziose e riuscite del neoclassico italiano. Il conte Nicola Milzetti diede l’avvio alla costruzione nel 1792 valendosi dell’architetto faentino Giuseppe Pistocchi. Suo figlio Francesco proseguì i lavori affidandoli all’architetto Giovanni Antonio Antolini di Castel Bolognese e al pittore Felice Giani che realizzò le splendide decorazioni lavorando nel palazzo con l’aiuto della sua bottega fino al 1805.
Osservando il palazzo da fuori non si può immaginare quali tesori nasconda al suo interno. Museo Nazionale dell’età Neoclassica in Romagna, Palazzo Milzetti stupisce ogni visitatore per le sue sale affrescate, le stanze private finemente decorate, il maestoso salone ottagonale, gli stucchi della sala da ballo.
Orari di visita
Da Lunedì a Sabato 8.30/18.30.
Domenica 12.30/18.30
Con ingresso regolato da fasce orarie
Gruppi al massimo di 30 persone. Si consiglia prenotazione.
Prezzi:
Intero € 4,00
Ridotto € 2,00
Gratuito fino a 18 anni e gratuito per tutti la prima Domenica di ogni mese
Il Palazzo Milzetti si trova in Via Giulio Cesare Tonducci, 15
Dati aggiornati a Maggio 2019
Per saperne di più visita il sito www.palazzomilzetti.jimdo.com
5 – Scoprire la storia del Palio del Niballo
Uno dei periodi migliori per visitare Faenza è il mese di Giugno quando la città con tanti eventi e manifestazioni si prepara al Palio del Niballo che ha luogo ogni anno la quarta domenica di Giugno. La rievocazione storica inaugurata nel 1959 vede sfidarsi i 5 rioni della città ed è accompagnata da competizioni di sbandieratori, spettacoli e musicanti.
Il Palio non è una semplice gara ma un momento di unione, di comunità e di costante rinnovo di una tradizione che affonda le sue radici nella Faenza medievale e rinascimentale e che ancora oggi non smette di emozionare tutti con i suoi colori, le sue musiche, le sue sfide appassionanti.
“Capi rione, uomini del corteo, siate degni dei vostri colori e della bellezza delle vostre dame. Si vada al campo a disputar la giostra!”
Con queste parole il Maestro di campo dà l’avvio al variegato corteo storico che porterà i cavalieri dei cinque Rioni a sfidarsi allo stadio Bruno Neri.
Faenza venne originariamente suddivisa in Rioni dai Romani. I territori rionali sono separati dai quattro corsi cittadini, gli antichi cardo e decumano di epoca romana, e ripropongono la suddivisione storica della città faentina in quattro Rioni.
- Rione Giallo (Rione di Porta Ponte)
- Rione Rosso (Rione di Porta Imolese)
- Rione Nero (Rione di Porta Ravegnana)
- Rione Verde (Rione di Porta Montanara)
L’unico Rione fuori le mura dell’urbe romagnolo è il Rione Bianco, il cui territorio comprende il Borgo Durbecco, cioè l’area della città sulla riva destra del fiume Lamone. La sede si trova a fianco della chiesa della Commenda, tra gli edifici di maggior valore artistico e storico di Faenza.
“Il Palio di Faenza è una sfida che impegna i due contendenti, al galoppo sui loro cavalli, a colpire prima dell’avversario il bersaglio posto sul braccio teso del Niballo, la grande figura con fattezze di guerriero che rappresenta il vecchio nemico saraceno, collocato al centro del campo di gara.
Una gara coinvolgente, impegnativa e incerta sino all’ultimo: al cavaliere non basta una sola buona tornata per portarsi a casa il palio, ossia il drappo decorato ogni anno per l’occasione da un noto artista. Caratteristica della Giostra faentina sono le ben otto tornate di gara per ogni partecipante: ogni contendente sfida infatti i cavalieri avversari e a sua volta viene sfidato da tutti. Al temine di ogni sfida, il vincitore conquista uno scudo del Rione battuto e al termine delle venti tornate il cavaliere che ha conquistato il maggior numero di stemmi viene decretato vincitore del palio.”
Dal sito del Palio del Niballo
Oggi i 5 Rioni di Faenza, che gestiscono in totale autonomia la propria scuderia, sono associazioni a carattere culturale-ricreativo, punti di riferimento e di incontro per gli abitanti dei vari rioni. Sono tanti i volontari che in ogni periodo dell’anno si impegnano per rendere il Palio del Niballo sempre più affascinante.
Visita il sito www.paliodifaenza.it
Eventi da non perdere a Faenza
Oltre al Palio del Niballo, a Faenza ci sono tanti altri eventi assolutamente da non perdere.
Ho avuto il piacere di partecipare alla prima tappa del Maggio Faentino 2019, BorgoIndie. Il Chiostro della Commenda del Borgo Durbecco di Faenza ha ospitato espositori di prodotti DOP e Igp dell’Emilia-Romagna, una nutrita schiera di vignaioli indipendenti e tanti appuntamenti tra degustazioni, convegni e incontri.
Semplicemente speciale la cena a cura di Postrivoro, una food experience assolutamente unica nel suo genere. Difficile raccontare l’unicità della cena, ogni cena Postrivoro è irripetibile e finché non partecipi non riesci a capirne il perché. A rendere speciale questo appuntamento sono gli chef che fanno parte di importanti ristoranti europei o in procinto di aprire il loro proprio ristorante o che lo hanno appena aperto, insomma un’esperienza difficile da narrare che ti consiglio di vivere in prima persona.
Il Maggio Faentino continuerà per tutti i weekend di Maggio:
5 eventi per tutti i sensi
- BorgoIndie – Il festival delle produzioni agricole e culturali indipendenti
- La Musica delle Aie – Folk, balli ed enogatronomia all’aria aperta
- Distretto weekend – Cena itinerante, cibo di strada, arte, colazioni e visite guidate
- Buongiorno Ceramica – Mercato della Ceramica Faentina, botteghe, laboratori, mostre e workshop
- 100 km del Passatore – La gara podistica più bella del mondo.
Numerose anche le manifestazioni legate alle ceramiche che vengono organizzate nel corso dell’anno.
Borghi da vedere nei dintorni di Faenza
Oltre a Faenza meritano una visita anche i borghi vicini:
- Oriolo dei Fichi, una piccola località posta sulle prime colline a 8 chilometri da Faenza,
- Brisighella uno dei borghi più belli d’Italia, borgo immerso nel verde ricco di storia e davvero affascinante
Turismo a Faenza
Per avere ancora più informazioni su Faenza e dintorni ti consiglio di consultare anche il sito della Pro Loco ricco di tante indicazioni che renderanno la tua visita ancora più interessante.
Inoltre a Faenza troverai proprio un ufficio Iat (segui le indicazioni che trovi in Piazza del Popolo per raggiungerlo) che nei seguenti orari è a disposizione.
Iat di Faenza
Voltone della Molinella, 2
Faenza (Ra) – Italy
Tel/Fax. +39 0546 25231
info@prolocofaenza.it
Orari di apertura al pubblico:
Da Maggio a Settembre:
Dal Lunedì al Sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30
Festivi dalle ore 9.30 alle ore 12.30
Da Ottobre ad Aprile:
Dal Martedì al Sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 17.30
Chiuso Domenica, Lunedì e Giovedì pomeriggio.
Dati aggiornati a Maggio 2019
Dove dormire a Faenza
Se stai organizzando la tua vacanza ecco una lista di alcune delle migliori strutture della zona che puoi prenotare subito tramite booking::
D0ve si trova Faenza?
Faenza sorge sulla Via Emilia, in provincia di Ravenna nella Romagna.
Ecco le distanze dalle principali città limitrofe:
Bologna (Km 50)
Rimini (Km 65)
Ravenna (Km 32)
Firenze (Km 100)
Come raggiungere Faenza
In auto:
da Bologna o Rimini: dalla statale n. 9 “Emilia” o dall’autostrada A14 uscita casello di Faenza);
da Firenze o Ravenna: statale 302
In treno:
da Bologna o Rimini: linea Milano – Lecce;
da Firenze: linea Firenze – Faenza:
da Ravenna: linea Ravenna – Faenza
In aereo:
Aeroporto “G. Marconi” – Bologna
Aeroporto di Miramare di Rimini
Aeroporto “L.Ridolfi” – Forli
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Si ringrazia per la collaborazione Stefania di BorgoIndie, la Sig.ra Carla di Romagna Faentina, il Museo delle Ceramiche e tutto lo staff del Maggio Faentino.
Articolo pubblicato il 06/05/2019