Non molto tempo fa ho letto nelle pagine di Skyscanner un articolo in cui si parlava delle chiese nella roccia più belle d’Italia e tra queste non poteva di certo mancare il nostro meraviglioso Tempio di Valadier.
Siamo nelle mie adorate Marche, nel cuore del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, a Genga per la precisione.
Ci sei mai stato? Se la risposta è no ecco alcune indicazioni per raggiungere questo luogo incantevole.

Uno scorcio del Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi visto da Pierosara
Come raggiungere il Tempio di Valadier
Se vuoi raggiungere questo luogo devi seguire queste semplici indicazioni.
Percorrendo la strada che dalle Grotte di Frasassi arriva fino al delizioso paesino di Genga, ad un certo punto sulla destra noterai le indicazioni Santuario Madonna di Frasassi e uno spiazzo con una scritta, “Presepio Vivente”.
Se preferisci puoi inserire nel tuo google maps questo indirizzo e seguire le sue indicazioni.
Dove parcheggiare per arrivare al Tempio del Valadier
Arrivati al punto che ti ho indicato sopra puoi fermarti e trovare un parcheggio nel piazzale o nel lato opposto alla strada.
Percorso per arrivare al Tempio del Valdier
Parcheggiata l’auto si prosegue a piedi per una stradina piuttosto ripida per circa 700 metri fino ad arrivare ad ammirare questo tempio scavato in mezzo alla roccia. La strada è adatta anche per i passeggini ma solo per genitori energici visto che la salita è piuttosto impegnativa
Quando avrai terminato di percorrere la salita, piuttosto impegnativa, si aprirà davanti ai tuoi occhi uno scenario di una bellezza da lasciare senza fiato.

Il sentiero che porta al Tempio di Valadier
Arrivati in cima lo spettacolo del tempio incastonato nella grotta è qualcosa di meraviglioso…

Tempio di Valadier – Genga Photo Credit Erika Brooker
Ecco il Tempio di Valadier, così maestoso ed elegante, così silenzioso ed unico. Il Tempio e la grotta unite in un abbraccio rendono questo luogo straordinariamente speciale.
Il tempietto del Valadier è una struttura ottagonale in blocchi bianchi di travertino fatta erigere nel 1828 da Papa Leone XII, nativo proprio di Genga, su progetto proprio del famoso architetto Valadier.
Affascinante guardarlo dal retro della grotta quando la roccia incornicia l’edificio e la luce ne esalta la bellezza. Ancora più emozionante ammirarlo da un lato e poi volgere lo sguardo alla natura e alla Gola di Frasassi.
Santuario della Madonna di Frasasso – Eremo di S. Maria Infra Saxa
Adiacente al Tempio si trova anche il piccolo Santuario della Madonna di Frasassi ricavato nella roccia, Eremo di S. Maria Infra Saxa, composto da un edificio in pietra il cui interno è in parte scavato nella viva roccia.
E’ bello arrivare fin quassù e lasciarsi trasportare dalle emozioni, dai suoni della natura e da una contemplazione profonda. Qui le opere grandiose dell’uomo si fondono con quelle della natura e sono in perfetta armonia.
Si narra che intorno al X secolo proprio in questo luogo, abbracciata dalle pareti della grotta, cercò e trovò rifugio la popolazione locale allontanandosi così dalle scorrerie, dagli attacchi e dai saccheggi che imperversavano in quegli anni nella zona.

Santuario della Madonna di Frasassi Photo Credit Erika Brooker
Curiosità
In questo luogo si svolge uno dei presepi viventi più belli di tutte le Marche e non solo. Il luogo così meraviglioso si trasforma nel periodo natalizio in uno scenario davvero unico che accoglie in più date la natività del Bambin Gesù, consiglio a tutti di andare a vederlo almeno una volta nella vita.

Il Tempio di Valadier – Photo Credi Erika Brooker
Da vedere nei dintorni del Tempio del Valadier
Nel tour in questa zona non puoi assolutamente perdere una visita ad uno spettacolo naturale unico:
Ti consiglio inoltre di visitare:
- Percorrere la Greenway di San Vittore che parte proprio nei pressi dell’Abbazia di San Vittore
- Passeggiare per le vie di Genga, delizioso borgo

Il Castello di Genga
- Visitare il paesino di Pierosara
- Camminare lungo il sentiero di Valle Scappuccia

Valle Scappuccia – Genga
- Percorrere il sentiero che porta al Foro degli Occhialoni (non adatto per bambini)

Foro degli Occhialoni – Photo Credit Giuliano Betti
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Articolo pubblicato il 07 Febbraio 2019 (Ultimo Aggiornamento Giugno 2020)