Maiolati (412 m slm) è un borgo incantato arroccato su una collina che guarda verso il mare e domina, insieme a Monte Roberto e Castelbellino, la riva destra del fiume Esino, famosa in tutto il mondo per aver dato i natali al grande musicista Gaspare Spontini (1774-1851). Sono circa 40 i km che separano Maiolati, uno dei castelli di Jesi, dal capoluogo Ancona e questo borgo sorge all’apice di un colle così amato dall’artista e dalla sua signora tanto da preferirlo perfino a Londra.

Maiolati Spontini e l’amore di Celeste Erard
Ecco cosa puoi trovare di interessante a Maiolati Spontini quando decidi di concederti una passeggiata per i suoi luoghi:
Cosa fare e vedere a Maiolati Spontini
1 – Panorama
Curva dopo curva prima di arrivare al castello di Maiolati ci si lascia trasportare dalla meraviglia di queste dolci colline, dei campi coltivati e dall’odore della campagna. Arrivati non si può fare a meno di fermarsi qualche minuto ad ammirare in silenzio la bellezza della natura che regala paesaggi incantevoli.

Panorama da Maiolati
2 – Passeggiare tra i vicoli
Passeggiare per i vicoli di questo borgo dove il canto degli uccelli è più forte di qualsiasi altro suono è davvero emozionante. Le casette, i fiori e qualche albero secolare parlano di una storia antica, che ora ti voglio raccontare con brevi cenni.

Maiolati Spontini
Maiolati risale al XIII secolo e come tutti gli altri castelli della Vallesina fu sottoposto al dominio della città di Jesi. Nel Quattrocento il castello divenne la roccaforte dei Fraticelli (una setta ereticale) e fu proprio questa presenza a provocare la sua distruzione (1428) su ordine di Papa Martino V. Dal 1939 il nome di Maiolati divenne Maiolati Spontini, in omaggio al celebre musicista che dopo aver deliziato con le sue musiche le più importanti corti europee tornò nella sua città natale ove si spense nel 1851.

Uno dei vicoli del pasese
3 – Itinerario Gaspare Spontini
Davvero interessante ripercorrere i passi del compositore attraverso un itinerario che inizia proprio dalla sua casa natale che ospita il Museo Spontini dove sono conservati spartiti, manoscritti, arredi, strumenti musicali, dipinti e abiti di scena del celebre maestro. Proseguendo per la Porta Occidentale una targa ricorda la Casa delle Fanciulle, una delle opere promosse dalla generosità di Spontini. Nella Chiesa di Santo Stefano invece potrai osservare un antico organo del 1788 e la preziosa cantoria lignea, donazione del celebre musicista. Ripercorrendo la via principale di Maiolati, Corso Spontini, ti troverai di fronte alla Casa di Riposo delle Opere Pie Spontini e la chiesetta di S. Giovanni dove ha sede la tomba dell’artista.
Se vuoi conoscere più da vicino la grandezza di Gaspare Spontini e la sua vita leggi anche
-> Alla scoperta della grandezza di Gaspare Spontini

La grandezza di Spontini va oltre la musica…
4 – Parco Colle Celeste
Se c’è un luogo a Maiolati che più di ogni altro mi è rimasto nel cuore è il grande (ha una superficie di oltre 5 mila metri quadrati) parco pubblico che proprio Gaspare Spontini dedicò alla sua adorata moglie Celeste Erard.
Queste le parole del compositore:
“Mia Consorte, che riverisce tutti distintamente, desidererebbe…molte piantagioni da pertutto il Colle…, giacché essa vorrebbe che non esistesse un palmo di terreno senza una infinità di piantagioni abbondantissime di tutte sorti, d’alberi, agrumi e fiori. Aguzzino il loro ingegno, signori Giardinieri, questa è la sua più viva brama!”.
Camminare lungo i viali alberati del parco dona una serenità e una pace che è difficile respirare in altri luoghi, affacciandoti inoltre da una sorta di balconata potrai godere di un meraviglioso panorama che nei giorni limpidi spazia dalla vallata del fiume Esino fino alla Costa Adriatica.
5 – Abbazia Santa Maria delle Moie
Non molto distante dal borgo scendendo per la valle nella frazione di Moie potrai scoprire tra le vie del paese l’Abbazia di Santa Maria delle Moie, un esempio significativo di architettura romanica. Ora la chiesa è inglobata nella cittadina di Moie, ma un tempo sorgeva inizialmente fuori dal centro abitato e nonostante ciò conserva intatto il fascino antico. Fondata all’inizio dell’XI sec. dalla famiglia Attoni-Alberoni-Gozoni come monastero privato, è costruita con blocchi regolari di pietra calcarea ed ha una struttura a croce greca iscritta e presenta un forte richiamo al modello di San Vittore nelle cinque absidi, tre orientate e due laterali.

Abbazia Santa Maria delle Moie
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