10 cose da non perdere a Gradara

di Marta Mancini
gradara

Della magnifica Gradara ti accorgi ancora prima di arrivare, quando dall’autostrada scorgi la bellezza di un castello spettacolare. Arrivi e dopo qualche passo nel paese ti trovi catapultato in un’atmosfera d’altri tempi, dominata da una quiete surreale.

Quando entri ti senti come stretto in un abbraccio pari a quello della cinta muraria che ti dona sicurezza. L’amore è già nell’aria, sarà perché sono i giorni tanto cari agli innamorati ma nel Borgo il sentimento regna ad di là di ogni ostacolo e limitazione, come a rinverdire la passione di Paolo e Francesca.

Ma andiamo subito con le 10 cose da non perdere a Gradara.

gradara

Gradara – Photo Credit Rolling Deep – Drone Operator

Cosa Fare e vedere a Gradara

1 – Visitare la Rocca Malatestiana

Il Castello di Gradara è un luogo incantato che non ricorda solo guerre ma anche  travagliati amori. La Rocca Malatestiana è formata da un quadrilatero con torri angolari. Prima fortezza militare su una terra di confine poi trasformata in maestosa residenza nobiliare dalle potenti famiglie che si susseguirono nella dominazione del territorio: i Malatesta, gli Sforza e i Della Rovere.

Superato il ponte levatoio si entra nel cortile e ci si trova di fronte al Mastio (la torre più possente del castello). Attraversato il cortile si entra nelle sale. A piano terra si trovano:

  • la Sala delle Torture,
  • la Sala del Corpo di Guardia
  • la Cappella Gentilizia con la Pala di Andrea della Robbia in terracotta invetriata (1480).

Tutte da scoprire le stanze della Rocca che brevemente vi elenco:

  • Salone di Sigismondo e Isotta,
  • la Sala della Passione,
  • il Camerino di Lucrezia Borgia,
  • la Camera del Cardinale,
  • la Sala dei Putti,
  • la Sala del Consiglio,
  • la Camera di Francesca.

gradara

Degni di ammirazione all’interno del piano nobile sono gli affreschi del bolognese Amico Aspertini (1496-1499), la pala d’altare di Giovanni Santi, padre del grande Raffaello, proveniente dalla Pieve di S. Sofia, in cui appare il primo modello iconografico di Gradara, con la sua grande selva di torri e mura merlate. La Rocca insomma è tutta da scoprire passo dopo passo, rivivendo tante storie che appassionano ed emozionano. E se la Rocca di giorno è un gioiello, immaginate lo spettacolo in notturna quando si spengono le luci.

rocca malatestiana gradara in notturna

Castello di Gradara

Orari di Apertura – Costo Biglietti e altre info

Per queste informazioni ti consiglio di visitare il sito www.gradara.org

2 – Ascoltare la storia di Paolo e Francesca

Una cosa che voglio mettere tra quelle da non perdere è la storia dei due innamorati. Non si può pensare di vedere Gradara e non conoscere la storia di Paolo e Francesca che tanto ha appassionato scrittori, artisti, poeti, pittori e  musicisti, da Dante Alighieri a Francesco Petrarca da Giovanni Boccaccio a Ugo Foscolo, da Silvio Pellico a Giosuè Carducci, da Giovanni Pascoli a Gabriele D’Annunzio. Ti assicuro che sentire raccontare la storia dei due amanti dall’esperta guida che ci ha sapientemente condotti nella visita della Rocca riportandoci indietro nel tempo è stato come fare un tuffo nel passato rivivendo emozioni e sensazioni d’altri tempi. Quindi ti invito a vedere la Rocca Malatestiana e scoprirne misteri, segreti, storie e leggende attraverso le visite guidate.

roccamalatestianacameradifrancesca

 

Ma ora ecco un piccolo estratto della storia di Paolo e Francesca tratto completamente dal sito di Gradara (www.gradara.org):

Castello di Gradara Paolo e Francesca

“C’era una volta una nobile fanciulla chiamata Francesca… Potremmo iniziare così il nostro racconto, ma non è una favola, bensì una storia vera. Paolo e Francesca sono due personaggi realmente esistiti e non figure romantiche come Giulietta e Romeo nate dalla geniale fantasia di Shakespeare.

Francesca da Polenta era figlia di Guido Minore Signore di Ravenna e Cervia “…siede la terra dove nata fui, sulla marina dove ‘l Po discende…..” e lì viveva tranquilla e serena la sua fanciullezza , sperando che il padre le trovasse uno sposo gradevole e gentile.

Siamo nel 1275 e Guido da Polenta decise di dare la mano di sua figlia a Giovanni Malatesta (detto Giangiotto Johannes Zoctus – Giovanni zoppo) che lo aveva aiutato a cacciare i Traversari, suoi nemici. Il capostipite, Malatesta da Verucchio detto il Mastin Vecchio o il Centenario, concorda ed il matrimonio è combinato.

Fu detto a Guido: “…voi avete male accompagnato questa vostra figliuola, ella è bella e di grande anima, ella non starà contenta di Giangiotto… Messer Guido insistette: – Se essa lo vede soltanto quando tutto è compiuto, non può far altro che accettare la situazione”.

Paolo e Francesca Per evitare il possibile rifiuto da parte della giovane Francesca i potenti signori di Rimini e Ravenna tramarono l’inganno. Mandarono a Ravenna Paolo il Bello “piacevole uomo e costumato molto”, fratello di Giangiotto.

Francesca l’aveva visto “…fu una damigella di là entro, dimostrato da un pertugio d’una finestra a madonna Francesca, dicendole – madonna, quegli è colui che dee esser vostro marito – e così si credea la buona femmina, di che madonna Francesca incontamente in lui pose l’anima e l’amor suo…”

Francesca accettò con gioia ed il giorno delle nozze, senza dubbio alcuno, pronunciò felice il suo “sì” senza sapere che Paolo la sposava “artificiosamente” per procura ossia a nome e per conto del fratello Giangiotto. “…non s’avvide prima dell’inganno, che essa vide la mattina seguente al dì delle nozze levare da lato a sè Giangiotto…” Pensate alla sua disperazione!

Ma ben presto si rassegnò, ebbe una figlia che chiamò Concordia, come la suocera, e cercava di allietare come poteva le sue tristi giornate. Paolo, che aveva possedimenti nei pressi di Gradara, sovente faceva visita alla cognata e forse si rammaricava di essersi prestato all’inganno!

Uno dei fratelli, Malatestino dell’Occhio, così chiamato perchè aveva un occhio solo “ma da quell’uno vedeva fin troppo bene” spiando, s’accorse degli incontri segreti tra Paolo e Francesca. Paolo e FrancescaEd eccoci all’epilogo della nostra storia: un giorno del settembre 1289, Paolo passò per una delle sue solite visite e qualcuno (forse Malatestino “quel traditor”) avvisò Giangiotto.

Quest’ultimo che ogni mattina partiva per Pesaro ad espletare la sua carica di Podestà, che per maggior equanimità non doveva avere appresso la famiglia, per far ritorno a tarda sera, finse di partire ma rientrò da un passaggio segreto e …mentre leggevano estasiati la storia di Lancillotto e Ginevra,“come amor li strinse” si diedero un casto bacio (questo è quello che Dante fa dire a Francesca!) proprio in quell’istante Giangiotto aprì la oporta e li sorprese.

Accecato dalla gelosia estrasse la spada, Paolo cercò di salvarsi passando dalla botola che sitrovava vicino alla porta ma, si dice, che il vestito gli si impigliasse in un chiodo, dovette tornare indietro e, mentre Giangiotto lo stava per passare a fil di spada, Francesca gli si parò dinnanzi per salvarlo ma…Giangiotto li finì entrambi.

Dante mette gli sventurati amanti all’inferno perchè macchiati di un peccato gravissimo, ma li fa vagare assieme: oltre la pena, che non abbiano anche quella della solitudine eterna. “…io venni men così com’io morisse; e caddi come corpo morto cade”. ( dal sito www.gradara.org)

Gli sventurati amanti vengono così immortalati da Dante nella Divina Commedia – V canto dell’Inferno.

3 – Percorrere i camminamenti di Ronda

I Camminamenti di ronda sono dei tratti della cinta muraria che circondano il borgo e da cui si gode una bella vista panoramica. Consiglio di fare due passi dove tanti ne hanno fatti le guardie del castello, anche solo per potersi godere lo stupendo paesaggio circostante! I camminamenti di ronda oggi sono percorribili per un solo tratto ma permettono di ammirare la struttura delle mura, con le sue feritoie e la merlatura.

gradara castello

4 – Visitare il Museo Storico di Gradara

Se vuoi fare un viaggio nel Medioevo non puoi perderti  il Museo Storico di Gradara. Il percorso ti porterà nel cuore della storia di Gradara e nelle grotte, intreccio di vie segrete, che da oltre 1500 anni custodiscono un fascinoso mistero. All’interno una collezione unica di oggetti antichi e documenti storici attraverso i quali potrai rivivere la storia della città e non solo. Lasciati poi incantare dalla mostra dei presepi, tante le opere degli artigiani miniaturisti che, con maestria e sacralità, ci donano l’emozione universale della natività.

Informazioni su orari e biglietti

Per tutte le informazioni aggiornate visita il sito www.museostoricogradara.com

 

5 – Camminare lungo la passeggiata degli innamorati

Se siete innamorati, ma anche se non lo siete, lasciatevi avvolgere dalla magia di Gradara, percorretene i vicoli, le vie, ammiratene ogni angolo. Perdetevi lungo la via dell’amore tra baci e abbracci e non mancate di camminare lungo il percorso chiamato “Monte delle Bugie” che attraversa la parte opposta del paese, in mezzo ad un bosco e da dove si può ammirare un panorama mozzafiato, da Gabicce fino a Cesenatico.

roccamalatestiana

6 – Visitare le Chiese di Gradara

A Gradara non mancano neanche attrazioni di tipo religioso. Da visitare:

  • Chiesa di San Giovanni Si trova presso l’ingresso del castello, sulla destra. La chiesa è piccola e raccolta. All’interno si è colpiti dalla scultura lignea del ‘400 che rappresenta un Cristo crocifisso, molto suggestivo e realistico, guardando il suo volto da diverse angolazioni sembra che cambi espressione.
  • Chiesa del Santissimo Sacramento Passeggiando per il Borgo si incontra questa piccola chiesa di fine ‘500 sita vicino alla torre dell’orologio. Riedificata nella metà del ‘700, all’interno si possono ammirare una pala d’altare attribuita al pittore urbinate Cimatori, un raro organo a mantice recentemente restaurato e le spoglie di San Clemente, martire del II secolo. Vale la pena visitarla e recitare una preghiera.

gradara torre

7 – Raggiungere il Giardino degli Ulivi

Il giardino degli Ulivi lo trovi in via dei Cappuccini, con i suoi affascinanti ulivi secolari. Gli ulivi secolari che crescono in questo particolare giardino sono da alcuni anni oggetto di studio del CNR per identificare il ceppo originario della specie. Merita una visita.

giardino degli ulivi gradara

8 – Fermarsi in uno dei ristoranti di Gradara e degustare tante delizie locali.

Dopo aver visitato Gradara e aver goduto delle sue bellezze siediti e soddisfa anche il palato: le cucine del posto offrono ricette deliziose che utilizzano i prodotti locali accompagnati dagli ottimi vini delle Marche. I piatti, a base di carne e verdure genuine, sono innaffiati dal vino Sangiovese DOC ma anche da olio extravergine di oliva, di grande qualità.

Piatto tipico di Gradara sono i  Tagliolini con la Bomba, un piatto della tradizione contadina il cui nome curioso deriva dalla modalità di preparazione. Gli ingredienti sono “poveri” e anche il procedimento è semplice e veloce: si fanno soffriggere con un po’ di olio cipolla e lardo (o pancetta grassa).

Nel frattempo si cuociono dei tagliolini in acqua e sale, si scola l’acqua in eccesso lasciando, comunque, il piatto un po’ brodoso e si versa nella pentola il lardo e la cipolla soffritti, aggiungendo del pepe. L’effetto dell’olio caldo versato nell’acqua provoca una grande quantità di vapore e per questo sono detti “Tagliolini con la Bomba”!

Entra in uno dei tanti locali che trovi a Gradara e degusta le specialità del luogo, non te ne pentirai!

gradara cosa mangiare

9 – Assistere ad uno spettacolo al Teatro dell’Aria

Appena sotto la Rocca trovi il Teatro dell’aria. Potrai andare alla scoperta della storia della falconeria, spettacoli di falchi, aquile, avvoltoi e misteriosi gufi si susseguono con dietro un panorama da incanto e la vista del maestoso Castello Malatestiano. Tanti i laboratori e le attività didattiche rivolte alle scuole e non solo.

Informazioni orari e biglietti 

Per ulteriori info visita il sito www.ilteatrodell’aria.it

teatro dell'aria gradara

10 – Partecipare ad uno degli eventi da non perdere a Gradara

Tantissimi gli eventi che donano ancora più luce e splendore a Gradara, ricchissimo il calendario delle manifestazioni che hanno come cornice lo splendido Borgo.

  • La terza Domenica di Luglio puoi assistere alla rievocazione storica dell’ Assedio al Castello del 1446 quando Francesco Sforza, con l’aiuto del grande Federico da Montefeltro tentò, senza riuscirci, di conquistare la Rocca difesa dal valoroso signore di Rimini, Sigismondo Pandolfo Malatesta.
  • A Dicembre da non perdere il Castello di Babbo Natale che propone tante animazioni a tema e un’atmosfera incantata.
  • A San Valentino non puoi mancare l’appuntamento con Gradara d’amare, una manifestazione che riempie di cuori e d’amore il Borgo di Paolo e Francesca.
  • Altra iniziativa molto seguita è il festival fantasy The Magic Castle che dona un tocco di magia al Borgo.

Il borgo dona incanto e magia, non è una meta per un mordi e fuggi ma vale la pena di fermarsi almeno per qualche giorno. Lassù dentro le mura del Castello, lontano dal frastuono dei locali della Riviera, godrai di un panorama da favola e della pace che si respira nell’aria. Insomma spero di averti dato infiniti buoni motivi per andare a Gradara…

Dove dormire a Gradara

Ecco alcuni alloggi che ti consiglio a Gradara e che potrai prenotare subito tramite booking.

Nel cuore del centro storico potrai soggiornare presso:

Scegli tra gli altri hotel e b&b di Gradara.

Dove dormire

Come raggiungere Gradara

Gradara si trova nelle Marche in provincia di Pesaro Urbino.

In Auto

  • Uscita autostrada consigliata A14 Cattolica o Pesaro  poi seguire le indicazioni per Gradara

In autobus

E’ possibile raggiungere Gradara da Pesaro – Gabicce – Cattolica

  • linea 130 Pesaro-Gabicce-Cattolica-Gradara
  • linea 131 Gradara-Cattolica-Gabicce-Pesaro

E’ possibile raggiungerla anche da Rimini, Riccione e Misano Adriatico

  • START Romagna linea 125 oppure linea 134, scendere a Cattolica Stazione FFSS proseguire per Gradara conAutolinee Adriabus n. 130.
In treno

Stazioni ferroviarie più vicine sono Cattolica, S. Giovanni, Gabicce, Pesaro poi per raggiungere Gradara prendere autobus Adriabus linea 130 per Gradara (linea Pesaro-Gabicce-Cattolica-Gradara)

In aereo

Gli aeroporti più vicini a Gradara sono:
  • Aeroporto Air Riminum “F. Fellini” Rimini Miramare
  • Aeroporto “Raffaello Sanzio” Ancona Falconara (70 km da Gabicce)
  • Aeroporto “G. MarconiBologna (150 km da Gradara)
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Gradara – Photo Credit Rolling Deep – Drone Operator

 

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Un ringraziamento particolare a Rolling Deep – Drone Operator per le sue foto!

 

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