Pergola è uno dei borghi più belli d’Italia nelle Marche, situato nel cuore della valle del Cesano. Custodisce un grande, antico tesoro nel Museo dei Bronzi, unico al mondo. Pergola dona ai visitatori bellezze storiche, culturali, artistiche a tante delizie enogastronomiche.

Pergola, la città delle 100 Chiese – Photo Credit Giuliano Betti
Pergola, la città delle 100 Chiese
Cosa fare e vedere a Pergola
1. Passeggiata per le vie del Centro Storico di Pergola
Proprio nel cuore del Centro Storico di Pergola, nella Chiesa di Santa Maria di Piazza ha sede la Proloco di Pergola e da qui ho avuto il piacere di iniziare il mio itinerario alla scoperta del centro del paese. Ecco i punti di interesse toccati dal tour:
- Santa Maria di Piazza, la Chiesa più antica di Pergola. Esisteva già più di due secoli prima della fondazione di Pergola tanto che si tramanda il 1010 come anno di costruzione ad opera dei monaci della Badia di Sitria, forse proprio per volontà del grande San Romualdo.
- Teatro Angel dal Foco (sec. XVIII), così chiamato nel periodo risorgimentale in onore del celebre Capitano di ventura pergolese attivo nel XV secolo. Nella sala dell’Abbondanza presente un’opera del maestro Walter Valentini.
- Chiesa di San Francesco fondata dai Francescani nel 1255.
- Il quartiere S. Francesco, il più antico di Pergola, dove si trovano cabitazioni del XIV e XV secolo e case torri.
- Chiesa di San Rocco dove, osservando il soffitto in legno intagliato, dorato e dipinto (sec. XVI), possiamo ammirare il lavoro degli artigiani pergolesi.
- Cappella dei Re Magi, era la cappella dell’antica Chiesa romanica di san Pietro che racchiude, come un prezioso scrigno, un piccolo gioiello d’arte barocca perfetta fusione d’architettura, scultura e pittura.
- la Collegiata di Sant’Andrea, voluta dai monaci di Fonte Avellana, custodisce tra le altre opere una tela di elevato valore con cornice lignea dorata dello Sposalizio Mistico di Santa Caterina d’Alessandria dipinta magistralmente da Claudio Ridolfi.
2. Museo dei Bronzi Dorati di Pergola
Giuseppe e Pietro sono due fratelli mezzadri e il 26 giugno 1946 come tanti altri giorni sono nel podere Rossi-Castellucci con la vanga e il piccone per cavare un canale per l’acqua piovana. Ad un certo punto ci danno, il piccone affonda ancora una volta ma produce un suono metallico…
Sdeng!
Giuseppe e Pietro si guardono un po’ perplessi fino a che non scoprono che quello che hanno ritrovato è oro!
Avvertono prima i proprietario del terreno e poi il parroco e la voce corre veloce in tutto il paese. La scoperta è straordinaria. Dentro una fossa larga quattro metri, emergono dai millenni due statue maschili a cavallo, a grandezza naturale, e due matrone. Sono i bronzi dorati di Pergola, l’unico gruppo romano di questo tipo giunto a noi dalla notte dei tempi.
Ma perché quelle statue finirono proprio a Cartoceto di Pergola? Diverse le ipotesi.
La Teoria dello Stucchi: In epoca romana quella era una “terra di nessuno”, forse vennero sepolti lì perché raffiguravano personaggi che avevano osato ribellarsi all’imperatore che li aveva adottati come figli.
Il professor John Pollini: egli Invece afferma che due uomini a cavallo sarebbero dei comandanti vittoriosi, protagonisti di campagne in Oriente. Il gruppo bronzeo, in viaggio verso una città della costa lungo l’antica Flaminia, sarebbe stato predato, fatto a pezzi da briganti e poi nascosto.
Viktor Bohm: nella statua ha voluto vedere invece il volto di Marco Tullio Cicerone, con il figlio Junior, la moglie Terenzia e la dea Fortuna.
Tante le ipotesi sulla storia dei Bronzi di Pergola, come tante le peripezie legate alla contesa del tesoro.
Lo Stato voleva sottrarre questa meraviglia alla piccola cittadina marchigiana e destinarla a un luogo più importante. Cosa che ai pergolesi sembrò inaccettabile. Nel 1989 la soprintendente archeologica delle Marche, accompagnata dai carabinieri, si presentò a Pergola per prelevare le sculture. Tutta la città di Pergola si schierò a difesa di questo immenso tesoro anzi si misero insieme un pomeriggio con cazzuola, mattoni e cemento per sbarrare fisicamente il portone d’ingresso del museo cittadino. Nessuno avrebbe rubato a Pergola il suo tesoro, tesoro che tutt’oggi appartiene alla città di Pergola.
Lo spirito combattivo e ribelle di Pergola e dei suoi cittadini era già noto. Fu Pergola infatti la prima città delle Marche ad insorgere contro il potere temporale dei papi nel 1860. Per questo gesto fu insignita di medaglia d’oro al valore risorgimentale.
E grazie a questa resistenza è oggi possibile ammirare il tesoro dei Bronzi Dorati nella sala immersiva curata dal fisico Paco Lanciano. Le statue inondate di luce in una stanza scura lasciano a bocca aperta ogni giorno viaggiatori, storici e turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Nel museo sono presenti anche una sezione numismatica comprendente 238 monete che fanno parte della raccolta donata da Don Giovanni Carboni nel 1971. Presente anche una sezione storico-artistica che raccoglie una serie di opere: dipinti, sculture e arredi in legno, stampe e disegni databili tra il XIV e il XVIII secolo.
3. Casa Sponge e l’artista Giovanni Gaggia
Proprio all’interno del Museo dei Bronzi Dorati nel trecentesco ex convento di San Giacomo è presente oggi una mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini nell’anno del centenario della sua nascita. Quattro artisti rendono omaggio al grande intellettuale nella mostra “Golpe. Io so. Dedicato a Pier Paolo Pasolini” a cura di Massimo Mattioli.
A proporre nuovi sguardi sul poeta e sulla sua opera sono gli artisti Elena Bellantoni, Davide Dormino, Rocco Dubbini e il grande artista pergolese Giovanni Gaggia. E’ stato proprio Giovanni a guidarmi in questo affascinante e commuovente viaggio nella mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini e a sottolineare la ricerca continua della libertà.
Giovanni Gaggia è anche il fondatore di Casa Sponge, nata nel 2008 con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’arte contemporanea al di fuori dei circuiti tradizionali. Casa Sponge è uno spazio indipendente, organizza mostre dedicate ad artisti italiani e internazionali e nella sua attività decennale è giunta ad accogliere quasi 300 artisti.
4. L’Oratorio dell’Ascensione al Palazzolo
Non distante dal Centro storico di Pergola si trova quello che Pietro Zampetti, storico d’arte, ha definito “uno dei monumenti più alti della pittura a fresco del Quattrocento Marchigiano”. Si trova nel quartiere del Piano, la sua semplice struttura non annuncia la bellezza custodita al suo interno che nasconde preziosi affreschi realizzati intorno al 1483 da Lorenzo d’Alessandro da San Severino Marche.
Sulla parete di fondo il Cristo che ascende al cielo alla presenza della Madonna e degli Apostoli, inginocchiati e a piedi nudi.
Alle estremità sono raffigurati San Secondo, patrono della città di Pergola, e San Sebastiano, invocato contro le pestilenze e le calamità. Sulle vele della volta a crociera erano dipinti i quattro Evangelisti, di cui ne rimangono ben visibili solo due.
Successivi e assegnati al Maestro del Palazzolo sono gli affreschi della parete destra raffiguranti l’Annunciazione, la Vergine con il Bambino e la Trinità.
Sono presenti inoltre delle interessanti iscrizioni lasciate fin dal Cinquecento sull’intonaco dai pellegrini a testimonianza del loro passaggio.
5. Degustare il pregiato vino Pergola Doc
Il più famoso dei vini di Pergola è il pregiato Pergola Doc, comunemente chiamato “Vernaccia di Pergola”. Viene prodotto con uve raccolte da un clone di aleatico ed ha colore rosso, un profumo intenso di fiori e un sapore secco, aromatico e anche molto caratteristico, insomma assolutamente da degustare. L’ideale è farlo insieme ad uno dei suoi promotori
“Il viandante che passa per questi luoghi sente parlare di storie di briganti,
di tesori nascosti, di Bronzi dorati, ma soprattutto di un vino:
la Vernaccia rossa di Pergola”.
Scrive così Franco Tonelli, uno dei più importanti produttori del Pergola DOC, titolare della Fattoria Villa Ligi insieme a suo figlio Francesco. Il resto te lo lascio scoprire facendo visita a questa azienda storica magari ascoltando proprio i racconti di Franco, i suoi aneddoti e le sue storie.
6. Partecipare alla Truffle Experience
Un’esperienza magica che coinvolge i 5 sensi e che ha una durata di almeno 3 ore ti permetterà di conoscere tutti i segreti del tartufo. Non ho avuto ancora modo di partecipare a questa coinvolgente avventura ma spero di poterlo fare quanto prima e poterla poi presto raccontare!

I Tartufi pregiati di Pergola – Photo Credit Pergola Tartufi
Per chi ama immergersi nella natura segnalo anche questa piccola ma interessante escursione alla Cascata di Valrea
Informazioni utili per visitare Pergola
Per visitare Pergola ti consiglio di farti accompagnare da una delle guide volontarie a disposizione dei turisti al Punto Informativo e di accoglienza turistica.
Orari
Prefestivi e festivi 10 – 12.30 15.00 -17.30
Nei altri giorni previo accordo telefonico ai numeri 333 9039709 – 320 0667439 – 328 0204398
Oppure scrivendo a info@prolocopergola.it
Dove Mangiare a Pergola
Per assaporare i profumi e i sapori del territorio ti indico una location molto bella e curata che si trova a pochi km dal centro storico del paese di Pergola, l’Agriturismo il Casale, immerso nel verde e nella pace qui, accolto da Lucio, potrai degustare piatti tipici della cucina locale.
Noi abbiamo assaggiato degli ottimi tortelloni verdi con salsa di limone e una tagliata con sale grosso e rosmarino deliziosa.

Sosta golosa
Per una sosta golosa puoi fermati al Caffè del Corso (Corso Giacomo Matteotti, 52) o alla Gelateria del Corso (Corso Giacomo Matteotti, 24) e assaggiare il Moretto, il gelato tipico di Pergola, un cono gelato al gusto di nocciola ricoperto di cioccolato fondente fuso.
Per i tuoi souvenir golosi puoi rivolgerti a queste attività che si trovano lungo Via Matteotti:
Libreria Guidarelli (Corso Giacomo Matteotti, 30) che merita di essere visitata. Ha un angolino riservato alle specialità enogastronomiche locali.
Ruiu Antonello (Corso Giacomo Matteotti, 22) che, oltre a prodotti tipici sardi, offre eccellenze della tradizione enogastronomica locale.
Cosa degustare a Pergola
Ecco alcuni prodotti tipici e piatti da degustare a Pergola:
- Passatelli con il pregiato tartufo bianco
- Crescia con salumi ed erbe
- Secondi piatti come grigliate
- La porchetta
- il “Moretto” un cono gelato al gusto di nocciola ricoperto di cioccolato fondente fuso
- Il vino di visciola
- il pregiato vino Pergola Doc, la Vernaccia di Pergola
Dove Dormire a Pergola
L’ Agriturismo il Casale si trova immerso nel verde e offre ai propri ospiti camere e appartamenti. Presente anche un meraviglioso Centro Benessere.
Agriturismo il Casale si trova lungo la Strada Provinciale Sterleto, 46 – 61045 Pergola PU
Per info e prenotazioni Agriturismo Il Casale
Area Sosta Camper Pergola
Eventi da non perdere a Pergola
Ecco alcuni degli eventi da non perdere a Pergola:
- Festa del Patrono San Secondo 1 Giugno
- Pergola Città dei Motori Primo fine settimana di Giugno
- Festa del Vino Ultimo fine settimana di Luglio
- Serata Medievale Primo Venerdì dopo Ferragosto
- Fiera d’Estate Primo Sabato dopo Ferragosto
- Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola Prime 3 Domeniche di Ottobre
- Cioccovisciola di Natale 6 – 7 – 8 Dicembre
- Il Magico Mondo di Babbo Natale Ultimo fine settimana di Novembre fino al 6 Gennaio

Pergola – Photo Credit Giuliano Betti
Cosa fare nei dintorni di Pergola
Nei dintorni di Pergola ti consiglio di:
- percorrere questo interessante itinerario di un weekend nelle Marche

Weekend nelle Marche – Photo Credit Giuliano Betti
- Visitare Frontone e degustare la sua Crescia
- scoprire Fossombrone e le Marmitte dei Giganti in kayak

Escursioni in Kayak alle Marmitte Photo Credit Angela Bernabucci
- visitare la meravigliosa Gola del Furlo

La Gola del Furlo – Giuliano Betti
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Un grazie particolare a Ubaldo della Pro Loco Pergola, a Marisa, Lucia, Mauro, Daniela, Maria Rita, Samantha del gruppo i Viaggiatori, all’artista Giovannni Gaggia, alle ragazze del Museo dei Bronzi Dorati, a Franco di Villa Ligi, all’Assessore Sabrina, a Lucio dell’Agriturismo il Casale.
Grazie anche a Giuliano Betti per i suoi scatti!