Colonnara, le deliziose bollicine di Cupramontana

di Marta

Cupramontana è una meta ambita per tutti gli appassionati di vino tanto da essere chiamata “La capitale del Verdicchio” (uno dei vini bianchi più premiati e apprezzati in Italia e non solo), ma è anche un indirizzo da non perdere per una rilassante gita tra i castelli di Jesi.

E dopo aver passeggiato per le vie del borgo non perderti una visita (magari con degustazione) in una cantina che rappresenta una realtà storica, conosciuta in tutto il mondo, per la produzione di vini e spumanti di alta qualità.

colonnara esterno

Torre vinaria

 

La cantina Colonnara è così bella e affascinante che ne consiglio la visita anche se non siete appassionati di vino, ma curiosi esploratori proprio come me. Non lontana dal centro storico del paese, una volta arrivata la prima cosa che mi ha colpito è stata la familiarità e la spontaneità di Emiliano che ci ha accolto con un sorriso e la voglia di farci apprezzare quest’azienda che ha tanto da raccontare. Qui i visitatori arrivano in ogni periodo dell’anno e oltre al punto vendita diretto dove fare il pieno di vini tanti richiedono la possibilità di fare un tour della cantina, proprio come me!

inaugurazione torre vinaria

Inaugurazione torre vinaria (photo credit Colonnara)

 

Ma partiamo dalla sua storia prima di entrare nelle viscere della cantina. Colonnara nasce nel 1959 a Cupramontana, nel cuore della Regione Marche, zona vocata alla produzione di vino, per iniziativa di 19 agricoltori mentre oggi sono circa 100 i soci di questa realtà che non smette di crescere e oltre 1 milione e 100 mila le bottiglie prodotte ogni anno. Oltre 120 sono gli ettari di vigneto specializzato, curato con devozione da uno staff che lavora con un trasparente e contagioso entusiasmo, sempre alla ricerca della perfezione.

Da queste parti si dice che il vino si fa in vigna, in cantina lo si può solo educare per poi presentarlo in bottiglia nel modo migliore e l’azienda ha sposato appieno questo prezioso valore legato alle sue origini. Il sapore della tradizione, infatti, accompagna tutto il percorso di vinificazione: dalla costante cura dei filari alla cantina d’invecchiamento, fino alla cura delle bottiglie che arricchiscono le nostre tavole. Un vero e proprio inno alla qualità del vino.

Entrando nella cantina ci si accorge subito di quanta attenzione e cura sia rivolta alla fase di invecchiamento dei vini e degli spumanti. Luce soffusa, silenzio e il lavoro continuo di esperti cantinieri che giornalmente si prendono cura di ogni singola bottiglia.

cantina colonnara

Cantina di invecchiamento Colonnara

 

Interessante conoscere il processo manuale detto della sboccatura, attraverso il quale gli spumanti vengono ripuliti dei propri lieviti dopo aver riposato per anni all’interno della bottiglia, seguendo proprio la tradizione del metodo classico.

Tra gli spumanti metodo classico due le selezioni più importanti: Il Luigi Ghislieri, dedicato al presidente che negli anni ’70 ha recuperato la tradizione spumantistica di Cupramontana dando inizio nell’azienda alla produzione degli spumanti e l’ Ubaldo Rosi che prende il nome da chi  già dal 1843 riconobbe e comprese la vocazione del verdicchio alla spumantizzazione.

Lo spumante e le sue bollicine sono simbolo di festa, di gioia o di una ricorrenza speciale. Ma lo sai che ha una storia e una tradizione molto antica?

gassificatore spumante

Gassificatore dei primi del ‘ 900

 

Pensa che fu Francesco Scacchi (Fabriano 1577-1656), medico di Fabriano, a parlarci dello spumante (da lui chiamato vino frizzante o piccante) nel suo trattato intitolato De salubri potu dissertatio (Trattato sul bere in modo salutare)  dove un capitolo è dedicato proprio al vino frizzante e indica le modalità di realizzazione dei vini dell’epoca. Dal testo:

…nel tempo della vendemmia o, mentre ancora il vino è nuovo, si fa con due parti del vino più dolce, e una di acqua calda,agitando a lungo nelle botti il vino stesso e l’acqua… la sopradetta proprietà [frizzante] nei vini detti c’è soprattutto quando non abbiano bollito eccessivamente e perciò quelli che si danno da fare per rendere i vini frizzanti, si danno da fare per impedire che bollano“.

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L’attento e accurato lavoro dell’enologo Pigini anni ’70 (photo credit Colonnara)

 

Insomma le origini dello spumante sono davvero antiche e rappresentano una tradizione unica che ha radici importanti nelle Marche come in Francia e se le vuoi conoscere da vicino non devi far altro che far visita alla storica cantina di Cupramontana.

Due gli appuntamenti da non perdere per tutti gli appassionati di vino e non solo:

  • Verdicchiamo a Settembre (l’esperienza della vendemmia, della pigiatura a piedi nudi e di una giornata in campagna tra le viti e i filari e poi in cantina)
  • Cantine aperte a Maggio ( (evento che si svolge in tutto il territorio italiano che coinvolge anche diverse cantine locali dove è possibile fare degustazioni e visite guidate e tantissime altre iniziative dedicate)
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L’oro della terra

 

Ma ricordati che la cantina Colonnara è sempre aperta e disponibile a visite guidate e degustazioni di prodotti tipici (anche per 2 persone solamente), basta prenotare il giorno prima al numero 0731 780273 o scrivere a info@colonnara.it.

Per ulteriori informazioni : Visite guidate Cantina Colonnara

visite guidate anni 60

Visite guidate Anni ’60 (photo credit Colonnara)

 

Insomma da non perdere questa visita, come quella di tante deliziose e affascinanti realtà che piano piano ti ho fatto scoprire e ti racconterò più avanti.

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bottiglie spumante colonnara

Bottiglie di spumante Luigi Ghislieri – Metodo Classico

 

Per saperne di più 

Visita il sito Colonnara

Visita il sito Cupramontana Accoglie

 

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