Matelica – 10 cose da non perdere

di Marta Mancini
Matelica piazza

 Matelica, è un delizioso borgo situato nella provincia di Macerata nel cuore dell’Alta Valle Esina te la presento così…

 

« Oh, Matelica mia, quantu sì bella! Ogni vorda che rvengo e che te rvédo,

me trema ‘u core e sò ‘ccuscì contentu che sempre a stentu me decido a rpartì »
                                                                                                                       (Amedeo Gubinelli)
Le origine del nome sono incerte, tanti gli accostamenti.
Chissà, forse deriva dal celtico Matten, prato, “paese dei prati” o dal greco Metelis che la indicherebbe come “luogo di delizie” o dal dialetto di un tempo, “Maltega” che significherebbe luogo coperto di neve o forse le sue origini sono latine così che Matelica sarebbe la “madre delle acque”, chissà..
Di sicuro le origini sono antichissime, come documentato dalle testimonianze archeologiche d’epoca picena e romana e la città rimane tutta la scoprire. Che ne dici ci seguire i miei passi in giro per la città? La scopriremo in 10 passi, queste le attrazioni che mi hanno appassionato di più…

Cosa fare e vedere a Matelica

1 – Piazza Enrico Mattei

Il punto nevralgico di Matelica è sicuramente la sua antica Piazza, dove svettano la Torre Civica e la bellissima Loggia. Al centro o quasi, da ammirare la Fontana ottogonale in pietra bianca ornata da quattro statue di divinità marine. Ma al di là della storia in questa piazza ti voglio raccontare una simpatica tradizione popolare. Gira per 7 volte intorno alla fontana, se a guardarti c’è un membro della Pro Loco di Matelica ti sarai guadagnato la patente de lu “mattu”. Curiosa o no questa usanza? Tale tradizione deriva da un’antica legge degli Ottoni, che obbligava tutte le persone andate in fallimento a fare dodici giri intorno alla fontana gridando:

«Io ho ceduto alli miei beni et per questo nisiuno mai più me creda».

E per chiudere sulla fontana voglio citare una simpatica e famosa battuta di Papa Sisto V

« Se a Matelica chiudessero le porte, sarebbe un manicomio »

 

piazza e mattei matelica

Piazza E. Mattei a Matelica

2 – Palazzi storici a Matelica

Nella foto a fianco potete ammirare il Palazzo degli Ottoni (1472), oggi sede della Biblioteca e della Pinacoteca Comunale, si trova nella piazza principale così come il Palazzo Comunale acquisito dal Comune nel 1606 dalla famiglia Scotti di Narni ed il Palazzo del Governo (1271) che termina alla sua destra con la Loggia, voluta da Ascanio Ottoni. La poco profondità del loggiato e la mancanza di uno sviluppo in verticale qualificano la loggia come semplice elemento di arredo urbano.
Palazzo degli Ottoni

Palazzo degli Ottoni a Matelica

3 – Museo civico archeologico

Lo trovi nel Palazzo Finaguerra, il museo ospita numerosi reperti archeologici provenienti da Matelica e dintorni, riaffiorati nel corso di opere di scavo. I materiali esposti coprono un arco cronologico piuttosto ampio, inizia con la sezione preistorica e protostorica, segue l’età del Ferro che termina con un settore dedicato alle Necropoli, di particolare rilievo sono le tombe della fase “orientalizzante”. Al secondo piano sono invece esposte le testimonianze della città romana di Matelica, particolarmente importante è considerato il “Globo di Matelica”, orologio solare sferico in marmo con iscrizioni in greco datato tra I-II Sec.d.C. Tra gli altri musei da non perdere anche quello Piersanti e la Pinacoteca Comunale, come pure una visita merita il Teatro Comunale.

Orario invernale

Ottobre – Giugno.  Chiuso il martedì.

Dal Lunedì al Venerdì 16,30 – 18,30
Sabato e Domenica (festivi e prefestivi) 10,30 – 12,30; 16,30 – 18,30

Orario estivo

Luglio – Settembre.  Chiuso il Martedì

Dal Lunedì alla Domenica 10,30 – 13,00; 16,30 – 19,00

Telefono 0737-781811  0737-787244

Prezzo: intero 3 euro, ridotto 2 euro

 
Globo di Matelica

Il Globo di Matelica

4 – Chiese di Matelica

Tanti i luoghi sacri a Matelica che meritano una visita, a partire da quella che più mi è piaciuta, l’antica Chiesa  Beata Mattia, a fianco al Monastero che ancora oggi osserva la regola di Santa Chiara.

Meritano una visita anche il maestoso Duomo S. Maria Assunta che si trova al centro della città, la Chiesa di Sant’Agostino con il suo bellissimo portale gotico e la Chiesa di San Francesco e il suo Monastero ora in disuso dove sono però conservate opere di notevole rilevanza che compongono una piccola pinacoteca, tra le più importanti “il Purgatorio” di Ramazzoni, “Vergine con Bambino e Santi” di Francesco Gentile, “Adorazione dei Magi” di Simone e Gianfrancesco da Caldarola e la “Cappella della Passione” di Giovanni Petronio di Pesaro.

 

 interno chiesa beata mattia matelica

5 – I murales di Braccano

Tra le cose da vedere fuori dalle mura di Matelica a pochi Km ti segnalo i murales di Braccano.Braccano è una delle più grandi frazioni di Matelica, la trovi sulla via che conduce al Monte San Vicino ,che con il suo profilo svetta e si distingue inconfondibilmente e qui, tra una casa e l’altra, è possibile passeggiare tranquillamente alla ricerca di questi disegni realizzati a cura dei ragazzi delle Accademie di Brera, Macerata e Urbino.

I murales sono molto colorati e diversi per forma, dimensione e soggetto, girando per le vie di Braccano potrai scoprirne una cinquantina.

Leggi anche Braccano, il borgo dei murale e degli spaventapasseri

murales braccano matelica

6 – Il Verdicchio e la cantina Belisario

Non si può andare a Matelica e dimenticare di bere un buon bicchiere di vino. E chi di voi non conosce il VERDICCHIO di Matelica? Entrando nella Cantina Belisario, la più grande produttrice del Verdicchio di Matelica DOC, ci si è aperto il cuore, anche se non siamo grandi esperti del settore, impossibile non apprezzare così tanta grazia. Un’enoteca organizzata nel minimo dettaglio dove vengono proposte oltre 500 etichette dall’Italia e dal mondo oltre ai pregiati vini della cantina Belisario.

La fortuna di incontrare e scambiare due parole con il coordinatore commerciale, il Cav. Patrizio Gagliardi, la passione e l’amore che traspare dai suoi occhi per i suoi vini, l’amore per quel territorio così irripetibile e irriproducibile, la responsabilità di essere uno stile e non una moda. La differenza nel gusto del Verdicchio di Matelica va ricercata anche nel clima continentale, nella vallata dove vengono raccolte le uve, l’unica nelle Marche ad essere posta in modo trasversale e grazie alle escursioni termiche questo microclima determina un grande accumulo di aromi, la piena conservazione del patrimonio acidico, una produzione fisiologicamente limitata e una maturazione piena, completa, a volte estrema. Da questi presupposti e tradizioni nasce un Verdicchio d’eccellenza, quello di Matelica e della cantina Belisario (Azienda certificato Iso 9001:2008), certificata anche per la vinificazione di uve da coltura biologica, con circa 24 Ha di vigneti bio. L’azienda agricola nel suo insieme conta circa 300 Ha vitati e una cantina con una capienza di 30.000 Hl. Ogni etichetta, ogni vino ha il suo vigneto dedicato, che permettono di rendere ogni bottiglia unica. Tante le etichette che meritano una menzione, tanto per indicarne qualcuna ecco il Meridia, il verdicchio d’oro grazie alla Medaglia d’Oro ricevuto all’International Wine Challenge di Londra, il Cambrugiano riserva DOGC ha ottenuta  i “Cinque Grappoli” nella guida Bibenda Vini d’Italia 2015, il Vino del Cerro 2013, medaglia d’argento al Concours Mondial de Bruxelles, solo per citare gli ultimi riconoscimenti ottenuti.

Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Apicoltori Montani e quella del Centro Analisi Sensoriale dell’Enoteca di Matelica, la cantina Belisario, riprendendo in mano il libro di Naturalis Historia  con un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione ha unito la magia della fermentazione alcolica del mosto alla carica di potenza dolcificante del miele creando il vino Melitites. L’emozione di due prodotti a forte identità territoriale ha dato vita ad un vino dolce, strutturato, caldo, armonico, morbido ma mai stucchevole, ricco di aromi primari e secondati del Verdicchio e delle rotondità sensoriali del miele di Matelica. Un vino dalla storia millenaria, nato per accompagnare formaggi secchi e potenti, dessert, un vino  da meditazione e da chiacchiere, un vino da mezzanotte che può soddisfare e accompagnare le emozioni proprie di un vino dolce e potente.

E se siete amanti del buon vino seguite il mio consiglio, fate una sosta nelle Enoteche Belisario che oltre a Matelica si trovano a Visso, Ancona e Fabriano e non ve ne pentirete.

Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia,
un buon libro, un buon amico.

Molière

cantine belisario matelica

7 – Matelica la città del miele

Ma Matelica non è solo la città del vino, è anche nota come la città del miele.

Il miele viene raccolto nell’Alta Valle dell’Esino tra colline, campi, boschi e corsi d’acqua in un habitat ancora incontaminato. La Cooperativa Apicoltori Montani operante nella località Salomone del famoso centro vinicolo, riunisce una buona parte degli operatori di zona, nel settore del miele, nel quale fino a non molto tempo fa le Marche ricoprivano il ruolo di protagonista (oggi sono al dodicesimo posto nazionale per quantitativo prodotto).
Oltre all’ospitalità predisposta anche con area attrezzata per camper, l’attenzione per la divulgazione è garantita dalla fattoria didattica annessa. La fattoria Ligustica è nata per valorizzare, promuovere e soprattutto salvaguardare l’attività apistica. Salvaguardando le api salvaguardiamo in primis la razza umana, l’agricoltura, l’ambiente e la biodiversità. Il mondo senza questo piccolo e laborioso insetto diverrebbe un grande deserto, dove nemmeno la razza umana riuscirebbe a vivere.
Una delle prime a livello nazionale per dinamica dell’esecuzione, abilità professionale, tipologia attività, scopo dell’attività, è la classifica dell’azienda Alimos di Cesena, cooperativa di livello nazionale del settore che lo dice.

salomone miele matelica

Tante le specialità proposte dal ristorante molti in tema con il prodotto d’eccellenza della zona, tante le qualità dello stesso prodotte dal classico millefiori all’acacia, di equilibrio e consistenza impeccabili, dal miele di castagno, con la punta di amarognolo ben amalgamata (cosa niente affatto scontata nella tipologia), fino a due specialità regionali: il miele di melata di quercia e quello, sublime, di stachys, con una nota fruttata che al palato vira alla ciliegia e a quella consistenza “collosa” tipica dei mieli del più alto livello.

E se sei curioso di sapere come sono divisi i compiti in maniera ordinata e precisa nell’alveare ecco chi troviamo all’interno dello stesso:

  • APE REGINA: vi è una sola Regina per famiglia, l’unica fertile e quindi l’unica a deporre uova e ne depone all’incirca 2000 al giorno. Oltre alla funzione legata alla riproduzione, l’Ape Regina produce ed emette una speciale sostanza, il “ feromone ”, che regola la vita dell’alveare determinando taluni comportamenti delle api.
  • FUCO: il maschio delle api e ve ne sono circa un centinaio, essi servono per fecondare le giovani Regine durante il “volo nuziale”. Il fuco avvenuto l’accoppiamento muore. E’ privo di pungiglione ed ha occhi molto sviluppati.
  • APE OPERAIA: femmina (il loro apparato riproduttivo è atrofizzato) ve ne sono circa 50.000 / 70.000 per ogni alveare in estate, nel periodo invernale il numero si riduce notevolmente. La vita dell’ape operaia è molto breve: circa 40/45 giorni dal farfallamento in estate; 3/4 mesi nel periodo invernale, questi i compiti dell’ape operaia:
  • Ape spazzina da 1 – 4 giorni di età L’ape pulisce la sua cella e si occupa anche delle altre.Le ghiandole dell’alimentazione si sviluppano.
  • Ape nutrice da 5 – 11 giorni di età L’ape si dedica esclusivamente alla cura e alla nutrizione della covata.
  • Ape costruttrice da 12 – 18 giorni di età.Con le ghiandole della cera completamente sviluppate, l’ape costruisce le celle di cera dei favi e ripara quelli rotti. Le ghiandole d’alimentazione si ritirano.
  • Ape guardiana da 19 – 21 giorni di età L’ape difende la colonia dai nemici ma anche da api estranee. Le ghiandole della cera si ritirano.
  • Ape bottinatrice da 22 -30/40 giorni di età Adesso l’ape raccoglie nettare, polline, acqua, propoli e melata.

Insomma un capolavoro di collaborazione ed efficienza unica…quanto abbiamo da imparare dalle api? Peccato che negli ultimi anni il nostro strano modo di evolverci senza salvaguardare la natura ha provocato la moria di tantissime api, un problema ambientale che non dovrebbe lasciarci indifferenti.

Prendemmo il sentiero degli alveari che d’estate impastano l’aria con un canto di fondo, basso sonoro di fabbrica che cava una goccia di miele da un giorno di fiori. È il canto di una volontà inesorabile di eseguire.”
Erri De Luca

…quando abbiamo da imparare dalle api 

 

8 – Parco dei Dinosauri

A nemmeno un paio di chilometri dal centro di Matelica lungo la S.P. Muccese noterai l’insegna che indica il Parco dei Dinosauri Le Pietre del Drago di Matelica e noi ci siamo lasciati incuriosire anche per soddisfare la fame di storia del nostro piccolo Samuele. Nel parco sono stati posizionati 16 dinosauri a grandezza naturale oltre all’esposizione di un meteorite di 400 kg. parco dei dinosauri1 matelica
La struttura comprende anche un ampio parco picnic, dove ci si può tranquillamente fermare per trascorrere qualche ora in relax.

Orari di Ingresso

1 marzo – 4 novembre dalle 9 fino al tramonto

5 novembre – 28 febbraio solo su prenotazione

Biglietto 5 euro gratuito per i bimbi fino a 4 anni

9 – Outlet di Armani

E se ami lo shopping e le cose belle, non puoi perderti il Factory Store di “Re” Giorgio. E’ noto che le Marche sono senza dubbio uno dei distretti manifatturieri più affermati d’Italia dove è possibile costruire un percorso ad hoc mettendosi sulle tracce delle innumerevoli realtà produttive locali che permettono di scoprire le eccellenze del territorio dal punto di vista dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori. A Matelica si trova uno dei più rinomati outlet della moda, uno spazio di qualità tutto dedicato ad Armani, eleganza sartoriale, dove potete trovare tanti capi scontati oltre il 50%.

Orari di apertura

dal Lunedì al Sabato 9,30 – 13,00 15,00 – 19,30

Domenica 10,00 – 13,00 15,00 – 19:00

Informazioni utili:
Armani Factory Outlet

Via Merloni, 10
62024 Matelica (Mc)
Tel. 0737786148

10 – Il panorama visto da Matelica

Prima di arrivare a Matelica fermati spesso ad ammirare un panorama che incanta, tra vigneti, monti e natura. Tanti gli itinerari naturalistici incantevoli tra boschi di querce.

monti e vigneti matelica

Il paesaggio tra Monti e Vigneti a Matelica

 

Se arrivi fin su la vetta del Monte San Vicino potrai godere di un panorama unico. All’orizzonte nelle giornate limpide potrai arrivare con lo sguardo fino al Gran Sasso  a sud e alla costa della Dalmazia ad est. Tanti altri gli Itinerari naturalistici che permettono di entrare in contatto diretto con la natura e di apprezzare le sue tantissime bellezze, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

hotel la loggia esterno

 

E a Matelica abbiamo trovato pace e relax all’Hotel  della Loggia a due passi e dico due dalla Piazza principale, un hotel storico delizioso, con camere semplici ma funzionali adiacente alla Loggia degli Ottoni e a meno di cento metri dall’Enoteca comunale. Sui muri troverete tante stupende poesie dei più grandi scrittori italiani, che donano un tocco di grazia all’ambiente. La mattina un dolce suono di campane e un buon profumo di caffè ci hanno dato la sveglia. Il panorama visibile dalla finestra della stanza ci ha aperto gli occhi e il cuore.

hotel della loggia ingresso

Insomma Matelica città del vino e del miele ci ha stupito con delicatezza e sapori, ci ha raccontato la storia di un borgo antico, ci ha riempito gli occhi di cose semplici, ma speciali. E tu? Sei stato a Matelica, ho forse dimenticato qualche attrazione?  Scrivila pure nei commenti…e se non ci siete mai stati non dimenticate di farci un salto.

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Matelica come arrivare 

In auto

Da Nord

Prendere l’A14 in direzione di Ancona. Uscire ad Ancona Nord. Proseguire in direzione Roma, prendere la SS 76, continuare sulla SP 256, attraversare Albacina e seguire indicazioni per Matelica.

Da Sud

Prendere l’autostrada A14 in direzione di Napoli. Uscire a Macerata/Civitanova Marche, prendere la SS 77 in direzione di Tolentino/Macerata, attraversare Camerino e proseguire in direzione Matelica.

 

In treno

 Matelica è collegata alla stazione ferroviaria di Civitanova Marche e quella di Macerata. Si prosegue con la coincidenza per la stazione di Matelica.

 

In autobus

Matelica è servita dalle Autolinee Contram (www.contram.it)

 

In aereo

L’aeroporto di Falconara  distanza circa 60 Km da Matelica.

 

Mappa di Matelica

Matelica ha una distanza da Macerata di circa 45 km e di circa 70 km dal mare.

Il Cap di Matelica 62024

 

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