“E che pensieri immensi,
Che dolci sogni mi spirò la vista
Di quel lontano mar, quei monti azzurri,
Che di qua scopro, e che varcare un giorno
Io mi pensava, arcani mondi, arcana
Felicità fingendo al viver mio!”Giacomo Leopardi
Per raccontarteli ho scelto di lasciare parlare un ragazzo speciale che la montagna la porta nel cuore. Matteo Mazzoni conosce ogni angolo dei Sibillini e ogni giorno per lui è quello giusto per percorrere i suoi sentieri.
Ho chiesto a Matteo di raccontare a parole sue e attraverso i suoi scatti gli itinerari classici dei Monti Sibillini.
E’ così che è nato questo articolo che vuole essere un invito a te, mio caro lettore, a scoprire questi itinerari se ancora non li conosci e, se per caso li hai percorsi già, a calpestarli ancora una, due…infinite volte per scoprirne angoli ancora più belli e differenti in ogni stagione e in ogni momento della giornata.
Per i meno esperti e per chi la montagna la conosce poco consiglio di non avventurarsi in solidaria, ma di partecipare alle escursioni organizzate dove guide esperte potranno guidare i vostri passi.
Prima di portarti in questo angolo di paradiso mi permetto di fare qualche raccomandazione.
Turismo Lento e Responsabile
Raccomandazione per percorrere i sentieri dei Monti Sibillini
I Monti Sibillini sono luoghi sono così belli e magici che rimangono nel cuore di ogni viaggiatore, abbiatene cura, attraversateli in maniera lenta, responsabile e solidale.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è pronto ad accogliere i visitatori.
Oltre l’80% dei sentieri è fruibile e costantemente viene aggiornata la mappa dei percorsi escursionistici e la viabilità stradale. Prima di partite ti consiglio di consultare la mappa che documenta la reale fruibilità dei percorsi escursionistici e della viabilità stradale (http://www.sibillini.net/il_parco/gps/mappaSisma.jpg).
Se non conosci i sentieri, affidati a guide esperte per vivere ad meglio ogni angolo dei Sibillini.
Ma andiamo subito a scoprire i grandi 5 classici dei Sibillini.
5 escursioni da fare sui Monti Sibillini
1. Dall’Orrido dell’Infernaccio all’Eremo di San Leonardo
Semplice ma spettacolare escursione quella che dalla Gola dell’Infernaccio (900 s.l.m) sale fino all’Eremo di San Leonardo (1150 s.l.m).
Durata dell’escursione
Il tempo di percorrenza è di 1.30 ore circa, la salita fino all’Eremo 1 ora, la discesa sempre per lo stesso sentiero dell’andata.
Quando visitare l’Eremo di San Leonardo?
Bellissimo in ogni periodo ma sconsigliato in Inverno per via delle frequenti valanghe che cadono nella gola. Invece in Primavera c’è il verde acceso dei faggeti, in Estate c’è il piacevole fresco della Gola, in Autunno c’è il periodo più bello con la faggeta dell’Eremo che si colora di rosso.
Leggi anche L’Eremo di San Leonardo e Padre Pietro il muratore di Dio
2. Da Forca di Presta alla cima del Monte Vettore
Questo è un percorso molto battuto e ben segnalato, un vero e proprio classico!
Itinerario Monte Vettore
Si parte dal valico di Forca di Presta (1550 m) per poi salire una lunga camminata fino alla vetta più alta dei Monti Sibillini (2476 m).
Quando arrivare in Cima del Monte Vettore
Il consiglio è quello di percorrere questo itinerario nel periodo estivo nelle prime ore della giornata per godersi questo spettacolo unico.
Tempi di percorrenza
Il tempo di percorrenza è di circa 3 ore la salita e 2.30 per la discesa. (il sentiero per la salita e la discesa è lo stesso). Il dislivello di 900 metri è impegnativo ma l’arrivo in vetta è qualcosa di spettacolare!
3. Al cospetto della Regina – Monte Sibilla
Il Monte Sibilla da sempre avvolto in un’aura di leggenda e di mistero, vi si intrecciano leggende, storie e realtà e questo luogo rimane uno dei più magici delle nostre Marche.
Escursione verso il Monte Sibilla
Si parte dal rifugio Sibilla (1540 s.l.m) per salire fino alla vetta del Monte Sibilla (2173 s.l.m).
600 m di dislivello quasi tutti sul primo tratto, ma una volta in cresta il panorama è di quelli che lasciano senza fiato.
Tempo di percorrenza
Il tempo di percorrenza dell’anello è di circa 4.30 ore, 2 ore e 30 la salita e 2 ore circa la discesa.
Quando andare al Monte Sibilla
Il mio consiglio su questa escursione è di farla al tramonto per sognare sotto un cielo stellato.
4. L’Anello del Monte Bove
Impegnativa e lunga ma con paesaggi molto aerei questa escursione che sale dall’Hotel Felycita (1348 s.l.m.) fino alla cima del Monte Bove Sud (2170 s.l.m.) passando per il Monte Bove Nord (2113 s.l.m.).
Itinerario del Monte Bove
L’itinerario parte da Ussita (Frontignano) e dopo gli eventi sismici del 2016 parte del percorso è soggetto a ordinanza di chiusura. Il tratto dal Monte Cornaccione al Monte Bove Nord per il M, Bove Sud è invece percorribile. Consiglio di seguire il sentiero del Parco E8 .
Tempo di percorrenza
Il tempo di percorrenza dell’anello è di circa 6 ore.
Quando percorrere l’anello del Monte Bove
Il mio consiglio su questa escursione è di farla al tramonto con rientro in notturna, non si sa mai che si possa incontrare un bel camoscio appenninico (reintrodotti solo da qualche anno).
5. Da Foce al Lago di Pilato
Questa è un’escursione davvero impegnativa, quella che dall’abitato di Foce, 945 s.l.m., sale ripida fino al leggendario Lago di Pilato a 1940 s.l.m.
Per conoscere i vari itinerari per arrivare al Lago di Pilato ti consiglio di leggere il lago di Pilato tra leggenda e pura meraviglia.
Tempi di percorrenza
I tempi di percorrenza sono di circa 3.30 ore per la salita e di 2.30 ore per la discesa. Non è però un percorso da prendere alla leggera.
Le 3 ore abbondanti di salita si sentono tutte soprattutto nella prima parte quando si sale dal bosco. Poi una volta usciti il sentiero perde di ripidità ma l’arrivo è ancora molto lontano.
Il lago di Pilato bisogna guadagnarselo!
Quando andare al Lago di Pilato
Il periodo più bello a mio parere è quello di fine Maggio inizio Giugno ovvero quello del “disgelo”, quando il famoso lago si sveglia dal lungo letargo invernale che lo ha visto sommerso dalla neve.
In questa fase i colori del ghiaccio che si scioglie regalano un’immagine fantastica di questo luogo. Nel periodo invernale prima di intraprendere il percorso è necessario sincerarsi della copertura nevosa sia lungo il sentiero che in quota perché potrebbero verificarsi slavine.
Qui si può chiamare “il lago” perché appena si scioglie tutta la neve che lo ricopre si può vedere un unico bacino mentre avvicinandosi al periodo estivo si separa in due diventando “i laghi”. Importante ricorda che è assolutamente vietato avvicinarsi all’acqua e alle sponde del lago onde evitare di schiacciare le uova del suo minuscolo abitante, un piccolo crostaceo unico al mondo chiamato Chirocefalo del Marchesoni.
Ringrazio infinitamente Matteo Mazzoni che con le sue meravigliose immagini e i suoi racconti ci ha permesso di scoprire questi luoghi magici e incantati!
Mappa del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Prima di partire per le tue avventure sui Monti Azzurri ti consiglio di procurarti una cartina dei sentieri e naturalmente equipaggiarti dell’attrezzatura necessaria in base alla difficoltà del percorso.
Se vuoi essere accompagnato nella tua escursione da una guida preparata ti consiglio di consultare l’elenco delle Guide del Parco
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Per saperne di più
Visita il sito ufficiale del Parco dei Monti Sibillini www.sibillini.net
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