10 cose da non perdere a Jesi

di Marta Mancini
Da vedere a jesi

Jesi la città di Federico II ricca d’arte e di storia si trova nel cuore delle Marche.

Te la racconto attraverso gli aneddoti, le curiosità e gli interventi sempre competenti e dettagliati di Mario Bocchini,  che rendono Jesi la città dei campioni e delle campionesse un tesoro prezioso da condividere con tutti Voi!

Iniziamo subito?

Il gruppo della camminata solidale ammira Jesi e i suoi panorami – Photo Credit Sandro Moriconi

Cosa fare e vedere a Jesi

1 – Passeggiare tra le mura e il Montirozzo

La Jesi storica è racchiusa in un abbraccio dalle sue mura, tra le meglio conservate delle Marche. Risalenti al Medioevo, vengono rivisitate a più riprese anche con modifiche che ne hanno variato alcune caratteristiche. Camminando lungo la cinta da ammirare le varie porte, i torrioni di forma diversa, le cortine coronate e le feritoie. Oggi le mura hanno una lunghezza di circa 1 Km e mezzo e il Torrione del “Montirozzo”, con la base a pianta ottagonale e l’aggiunta seicentesca di un torricino a due piani, è divenuto l’emblema della città ed è l’unico resto delle mura trecentesche di un tempo. Entrando da Porta Bersaglieri, non senza aver prima salutato Federico II e la sua statua, dopo pochi metri girando a destra ti troverai nei giardini delle Carcerette, punto panoramico per ammirare Jesi e i suoi tetti…

panorami tetti jesi

Panorama dai giardini delle Carcerette  –  Photo Credit Sandro Moriconi

Nella parte sud delle mura invece il Torrione di Mezzogiorno fa bella mostra di sé, da considerare il torrione tipico quattrocentesco, di forma poligonale, è il più bello di tutta la cinta muraria!

Curiosità racchiuse dalla cinta muraria di Jesi

La Costa del Montirozzo…

Camminando da Porta Valle verso la “Costa del Montirozzo” sulla tua destra puoi ammirare uno spazio verde, un tempo gli Orti Pace, così chiamati perché negli anni Settanta erano proprio degli orti con tanto di ortolano. La Costa del Montirozzo invece, sempre in quegli anni, al tramonto diventava il luogo di amori proibiti.

Torrione del Montirozzo jesi

Torrione del Montirozzo – Photo Credit Sandro Moriconi

Cosa crescere nelle mura di Jesi?

Oltre l’erba che sembra quasi impossibile togliere in maniera definitiva sembra che le mura di Jesi siano ideale per far nascere i capperi, girando per i vicoli potrai trovarne qua e là diverse piantine!

Curiosità – Bagni Pubblici

A Jesi sono ancora oggi parzialmente funzionanti quelli che un tempo non troppo lontano venivano chiamati bagni pubblici o albergo diurno. Oltre ai bisogni fisiologici qui era possibile lavarsi o fare un taglio dal barbiere o  dal parrucchiere, luogo utile e necessario anni fa, quando i viaggi erano lunghi e non propriamente agevoli.

Il chiavistello di Costa Lombarda

Il chiavistello si trova, come dice il nome, lungo la via chiamata “Costa Lombarda” e un tempo era l’ultimo baluardo per la difesa della città. Fino al 1508 infatti aveva la funzione difensiva, si apriva la mattonella in pietra sulla quale era posto, si tirava una catena che si agganciava sul lato opposto e impediva il passaggio di soldati a cavallo e anche di quelli con pesanti armature.

 

2 – Il Duomo di Jesi

Il Duomo di Jesi è dedicato a San Settimio, primo Vescovo della città. Sorge dove in età romanica era stato eretto il Tempio di Giove. Il bel portale in bronzo, realizzato per il Giubileo del 2000 dallo scultore marchigiano Paolo Annibali, invita ad entrare così come il simpatico annuncio del parroco…

“Siamo aperti da oltre 200 anni soprattutto la Domenica…”

Di fianco alla porta di ingresso due statue di leoni di marmo sostengono le acquasantiere e un bell’affresco sormonta l’altare. Al lato destro le reliquie dei due patroni di Jesi, San Settimio e San Floriano.

Il campanile realizzato da Francesco Matellicani di Jesi imita quello vanvitelliano di Loreto.

Nonostante dall’esterno il Duomo di Jesi appaia come una costruzione relativamente recente, la qualità ed il pregio dei marmi e degli affreschi al suo interno lasciano quasi a bocca aperta!

duomo di jesi

Il Duomo di Jesi – Photo Credit Sandro Moriconi

3 – Il Museo Federico II e la Piazza Federico II

Per chi ama la storia la visita al museo è un’esperienza da non perdere. Non ti troverai davanti al solito e classico museo con reperti storici ma farai un viaggio nella storia attraverso un’esperienza multimediale particolare davvero interessante, tanto che anche i più piccini saranno completamente catturati da video, immagini e storie di dame e cavalieri, battaglie e conquiste.

Per saperne di più leggi anche Il Museo Federico II di Jesi

La Piazza Federico II più importante di Jesi e sorge sull’area dell’antico foro romano. La piazza negli anni ha subito molti cambiamenti prima di raggiungere l’attuale forma. La fontana-obelisco, opera del 1844 studiata per la Piazza della Repubblica dagli architetti Grilli e Amici, arrivò qui solo nel 1949. La piazza è racchiusa tra tanti palazzi nobiliari, da ammirare in particolare il Palazzo Ripanti Nuovo (sede del Museo Diocesano) e Palazzo Balleani, l’ex chiesa di San Floriano, la più antica della cittadina che oggi ospita il Teatro Studio Valeria Moriconi oltre naturalmente al Duomo.
La piazza, così come Jesi, è nota in tutto il mondo perché proprio qui, il 26 dicembre 1194, nacque Federico II di Svevia, futuro Imperatore del Sacro Romano Impero…

Si racconta che Costanza d’Altavilla, figlia del re normanno Ruggero II, in viaggio con il marito Enrico VI e le sue truppe verso il sud dell’Italia alla conquista del Regno di Sicilia, ad un certo momento deve essersi separata dal marito perché era finalmente in attesa di un figlio.

Le fonti contemporanee tacciono sul luogo preciso all’interno della città dove Federico sarebbe nato. Sono stati gli storici locali, quali il Grizio e il Baidassini, a parlare molti secoli più tardi con dovizia di particolari dell’evento, che sarebbe avvenuto all’interno di un padiglione alzato in Piazza S. Floriano alla presenza delle autorità religiose, civili, della nobiltà e di molti cittadini di Jesi; Tutto questo perché non si potesse dubitare, o peggio ancora, negare, il verificarsi del parto tenuto conto dell’età avanzata dell’Imperatrice.

(Tratto dal sito del Comune di Jesi)

Se la nascita dell’Imperatore a Jesi è certa, altri episodi non sono confermato da fonti storiche. Di fatto l’avvenimento portò a Jesi enormi privilegi e il titolo di Città Regia.
La piazza è bella ed elegante, sicuramente una tappa storica fondamentale di una bella passeggiata per la città. Camminando verso Piazza della Repubblica, dopo pochi passi dalla Fontana di piazza Federico II, all’incrocio tra le varie strade guarda verso il basso e cerca lo scudo di bronzo a forma di rombo. La posizione non è casuale, in quanto si trova proprio tra il cardo massimo e il decumano massimo, la massima espressione architettonica dell’Urbe dell’Antica Roma.

piazza federico ii jesi

Piazza Federico II Jesi  – Photo Credit Sandro Moriconi

4 – Palazzi Nobiliari 

Jesi è ricchissima di palazzi nobiliari, il mio preferito, quello che mi ha sempre affascinato di più e dove quando posso trascorro volentieri i pochi minuti di tempo libero si chiama Palazzo della Signoria, secondo me è davvero spettacolare. Così come unica e affascinante è la sua Biblioteca fornitissima e davvero accogliente.

Oltre a questo palazzo ce ne sono diversi altri che meritano una visita, te ne indico qualcuno da vedere senza scendere troppo nel dettaglio altrimenti dovrei trattenerti per ore…ma ti invito a scoprirli cartina alla mano (la puoi prendere direttamente all’Ufficio del Turismo che si trova in Piazza della Repubblica).

  • Palazzo Pianetti
  • Palazzo Ricci
  • Palazzo Colocci
  • Palazzo Honorati – Carotti
  • Palazzo Bisaccioni
  • Palazzo Baldeschi – Balleani
  • Palazzo del Comune

Nella visita della città ti consiglio anche di fermarti in ogni chiesa che incontri nel centro storico perché ognuna è da ammirare e da scoprire, dal Santuario delle Grazie alla Chiesa di San Giovanni Battista fino alla Chiesa di San Pietro Apostolo (ora chiusa dopo il terremoto) fino ad arrivare alla Chiesa di San Nicolò, l’edificio più antico della città documentato fin dal XII secolo.

La chiesa di San Nicolò Jesi

La chiesa di San Nicolò Jesi

Curiosità 

Nei pressi della Chiesa di San Nicolò si trova un’edicola con l’immagine della Madonna. La leggenda, che sembra sia anche la realtà, narra che nel 1454 a Jesi come in gran parte della zona stava esplodendo un’epidemia di peste. La cittadinanza impaurita e da sempre devota alla Madonna decise di rivolgersi a Lei e tutti gli jesini chiesero aiuto alla Beata Vergine. La peste sparì e in segno di riconoscenza in un solo giorno gli abitanti costruirono una cappellina in suo onore. La Madonna delle Grazie è considerata da più di 500 anni la protettrice di tutti gli abitanti di Jesi, al suo interno, entrando, potrai ammirare la cappellina costruita proprio per ringraziare la Vergine Maria per le grazie ricevute durante il periodo della peste.

5 – Teatro Pergolesi

Il Teatro Pergolesi di Jesi, in origine detto “della Concordia”,  risale ai primi dell’Ottocento. Oggi prende il nome dal musicista jesino Giovanni Battista Pergolesi. Entrando, se sei fortunato, potrai osservare il sipario “storico” dove è raffigurato il leggendario ingresso di Federico II a Jesi. Il teatro vanta il titolo di Teatro della Tradizione ed ospita ogni anno una ricchissima stagione di lirica, prosa e musica sinfonica.

Del Teatro Pergolesi ho parlato ampiamente in questo articolo, Il teatro Pergolesi di Jesi, che ti invito a leggere per conoscerlo più da vicino.

teatro pergolesi jesi

Teatro Pergolesi Jesi – Photo Credit Sandro Moriconi

6 – Sosta da Bardi per la meringa

 Passeggiando per il corso di Jesi c’è una sosta che diventa obbligatoria per tutti i golosoni. Una fermata da Bardi è proprio consigliata! Pensa che a Jesi c’è chi propone la meringa di Bardi come Patrimonio dell’Unesco, con tanto di petizione sui social network. Il motivo di una richiesta tanto particolare lo puoi capire al primo morso di questa candida nuvoletta che si scioglie in bocca. Come la preferisci?
Farcita con panna o con crema chantilly oppure con frutta di stagione?
Questo è un caffè storico che conserva arredi e finiture dei primi del ’900.
Alcuni anni fa (ma c’è chi non perde la buona abitudine) dopo la messa le famiglie andavano da Bardi e uscivano con il vassoio di “pastarelle” …
“Senza i pasticcini di Bardi non è Domenica!”
A Pasqua qui potrai trovare un ottimo esempio di ciambella pasquale o di pizza al formaggio.
La deliziosa meringa di Bardi

La deliziosa meringa di Bardi

7 – Visitare la Pinacoteca e gli altri musei di Jesi

Palazzo Pianetti  è situato nel cuore di Jesi ed è la sede della Civica Pinacoteca, si trova in una parallela di corso Matteotti e quindi facilmente raggiungibile. La Pinacoteca di Jesi, collocata nell’elegante palazzo, conserva fra le opere maggiori i dipinti eseguiti da Lorenzo Lotto per chiese e confraternite cittadine.

Oltre alla Pinacoteca sono da visitare anche:

Per maggiori informazioni e gli orari di apertura ti invito a visitare il sito Jesi Turismo 

jesi Leone rampante

Il leone rampante simbolo di Jesi – Photo Credit Sandro Moriconi

8 – Arco Clementino

L’Arco Clementino rappresenta un arco trionfale edificato nel 1734 in onore di Papa Clemente XII. Il Pontefice venne omaggiato per aver abolito il dazio sul grano e per aver sistemato la strada che collega l’Umbria alle Marche, allora chiamata Clementina e oggi SS76.

L’Arco costituisce il punto focale del lungo asse prospettico e dona una scenografica sontuosità al Corso Settecentesco di Jesi.

arco clementino

L’Arco Clementino visto da Piazza della Repubblica – Jesi Photo Credit Sandro Moriconi

9 – Andare per cantine…

Quando arrivi a Jesi non puoi non sederti a tavola e degustare le tante specialità locali, così come non puoi fare a meno di andar per cantine! E sì perché questa è proprio la zona del Verdicchio di Jesi (da non confondere con quello di Matelica). Sono davvero tante le cantine che nel territorio di Jesi e dei Castelli di Jesi producono vini eccellenti.

Per maggiori informazioni sulle cantine da scoprire nella zona visita il sito Movimento del Vino Marche

10 – Oasi WWF Ripa Bianca

Poco distante da Jesi e lungo il fiume Esino si apre un’oasi fluviale di circa 310 ettari, una vera oasi chiamata Ripa Bianca (il nome deriva dalla presenza di calanchi).  Qui si è formato un lago, derivato da una ex cava di ghiaia, dove si è insediata la più grande garzaia (luogo dove nidificano diverse specie di aironi) delle Marche.

Il lago dell'Oasi Ripa Bianca Jesi

Il lago dell’Oasi Ripa Bianca Jesi

Il restante territorio e i sentieri della natura rappresentano il tipico paesaggio agricolo marchigiano con la presenza anche di alcuni orti assegnati ad anziani che poi svolgono attività didattica per i bambini, i quali spesso fanno visita alla Riserva Naturale Ripa Bianca con le scuole, ma anche con i genitori.

Samu nella postazione di birdwatching

Vi si trovano inoltre un percorso sensoriale dove a piedi nudi grandi e piccini si divertono e diverse aree dedicate al birdwatching , quindi mi raccomando se vai a visitare la Riserva Ripa Bianca non dimenticare il binocolo a casa!

Per gli orari, i laboratori e tutte le altre informazioni visita il sito Oasi WWF Ripa Bianca

Se invece cerchi uno spazio verde per far divertire i tuoi bambini dopo la visita del centro storico ti invito a recarti ai Giardini Pubblici (oltrepassato l’Arco Clementino devi dirigerti verso Viale Cavallotti), polmone verde della città dove è possibile passare ore in relax per i genitori e divertimento per i bambini.

Un tempo qui erano Scaramella e il suo Camomilla (un simpatico pony) ad allietare con tante passeggiate la giornata dei più piccini, mio marito, jesino DOC, lo ricorda ancora con una certa nostalgia!

Da non perdere anche un pomeriggio divertente al parco avventura TreePark di Jesi un parco dedicato a bambini, ragazzi e adulti senza limiti di età a pochi passi dal centro della città.

Dove dormire a Jesi

Ecco una selezione dei migliori Hotel di Jesi e dintorni:

Eventi da non perdere a Jesi

Una delle manifestazioni più importanti di Jesi è la Festa di San Floriano.

La festa di San Floriano di cui abbiamo testimonianza in diversi documenti datati metà del ‘400 era la più grande delle manifestazioni del territorio jesino e si svolgeva dal 30 Aprile all’8 Maggio. Una festa che anche oggi richiama un notevole pubblico e spettacoli di ogni genere.

Leggi anche La festa di San Floriano a Jesi

Curiosità

Il nome di Jesi è conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi tanti campioni dello sport. E sì perché sembra che questa città sia proprio la culla ideale per chi ha talento da vendere. Da Mancini a Marchegiani nel calcio, dalla Vezzali alla Di Francisca, dalla Trillini a Cerioni nel fioretto, fino ad arrivare alla campionessa di pattinaggio Canafoglia.

Questi sono solo alcuni dei nomi dei campioni made in Jesi. Da non dimenticare poi le tante vittorie negli sport di squadra delle compagini jesine che in ogni ambito sono riuscite a guadagnare titoli e successi.

Ovviamente non possiamo dimenticare tra gli jesini celebri  il già citato Pergolesi, superbo compositore e musicista, nonchè le dive di teatro e cinema Valeria Moriconi e Virna Lisi, pur quest’ultima di natali anconetani “accidentali”.

Insomma la Betlemme di Federico II è anche la Betlemme di tanti campioni e personaggi di rilievo, se vuoi scoprirli tutti ti invito a leggere anche Jesi la città dei campioni e delle campionesse!

Ringrazio Mario Bocchini per averci accompagnato nelle vie della città e aver condiviso con noi tutto il suo sapere e le curiosità di uno jesino DOC! Ringrazio anche Sandro Moriconi per i suoi meravigliosi scatti che potete vedere nell’articolo e tutti i partecipanti alla camminata solidale che hanno reso questa giornata davvero emozionante ed intensa! Per non perderti i prossimi appuntamenti iscriviti alla newsletter o seguimi su Facebook!

Sosta in Piazza Federico II per scoprirne i segreti grazie ai racconti di Mario…Photo Credit Sandro Moriconi

Turismo Comune di Jesi

Per qualsiasi altra indicazione di carattere turistico ti rimando anche al sito del Ufficio del Turismo del Comune di Jesi.

Ecco una Mappa Interattiva alla scoperta dei dintorni di Jesi

Cosa vedere nei dintorni di Jesi

Jesi si trova nel cuore delle Marche in posizione ideale per scoprire tutto l’entroterra ma anche la costa marchigiana. Assolutamente da non perdere un tour alla scoperta dei meravigliosi

I Castelli di Jesi

Cosa fare e vedere nelle Marche

Se vuoi sapere cosa fare nella Regione Marche, ti invito a leggere questo articolo dove ho inserito le 10 cose assolutamente da non perdere nelle Marche.

marche cosa vedere e fare

Le meravigliose campagne marchigiane – Photo Credit Paolo Mancini

Mappa di Jesi

Jesi si trova in provincia di Ancona nella Regione Marche e si trova a 30 minuti dal mare e circa 40 km da Senigallia.

Ecco una divertente mappa interattiva dove potrai scoprire Jesi passo dopo passo.

Di seguito invece la cartina di Jesi di google maps.

Per saperne di più 

Visita il sito del Turismo a Jesi

Scopri gli altri itinerari tra i Castelli di Jesi 

Scopri gli altri itinerari alla scoperta della Provincia di Ancona

 

Articolo pubblicato il 27 giugno 2017 (ultimo aggiornamento il 06/02/2020)

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